“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
«Abbiamo fumato l'hashish»
Sulmona - Padre denuncia ai carabinieri che i figli (13 e 14 anni) si sono fatti una "canna". Arrestato un 17enne
SPACCIA HASHISH A DUE TREDICENNI, ARRESTATO MINORE - Nella tarda serata di ieri, alle ore 23 circa, il genitore di un quattordicenne e di un tredicenne di Sulmona si è presentato, presso la locale Stazione Carabinieri, con i due figli. Il genitore ha denunciato il fatto che, nel pomeriggio, i suoi due figli, al rientro da una passeggiata pomeridiana, avevano qualcosa di strano negli atteggiamenti, e che, preoccupato, li aveva interrogati su cosa avessero assunto.
«ABBIAMO FUMATO DROGA» - I due ragazzi candidamente hanno ammesso di essersi fatti una “canna” indicando chi gli aveva ceduto lo stupefacente. Il genitore, sconvolto, ha quindi ritenuto necessario denunciare il fatto. Il militare di servizio alla caserma, constatata la gravità dei fatti, ha subito cominciato a verbalizzare il tutto notiziando il Comandante della Stazione, Maresciallo Capo Luigi Lucente. L’ispettore, che intanto coordinava una pattuglia con compiti di prevenzione e repressione di reati inerenti gli stupefacenti, appurati elementi di colpevolezza a carico di un diciassettenne, ai sensi dell’art. 103 D.P.R. 309/90 ha fatto effettuare una perquisizione domiciliare a casa di quest’ultimo.
DENUNCIATO UN 17ENNE - In un primo momento il diciassettenne, interrogato dai militari se detenesse in casa sostanza stupefacente, ha consegnato una dose, da circa un grammo, di hashish. I Carabinieri, constatando un particolare nervosismo del giovane, hanno comunque proseguito nella perquisizione. All’interno di un calzino occultato in una scarpa riposta nella scarpiera, hanno rinvenuto sette involucri contenente hashish, per un totale di circa sei grammi, confezionata come avevano dichiarato i due ragazzi sentiti poco prima in caserma. Contattato il Magistrato di turno della Procura presso il Tribunale per i minori, Dottoressa Passannanti, disponeva l’accompagnamento del minore presso il centro di prima accoglienza.
Redazione Independent