“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
A Sulmona il caso del voto
"Sulmona Unita" di Fulvio Di Benedetto ottiene 3.835 ma non andrà al ballottaggio per legge
SULMONA. IL CASO DEL VOTO. Quello che è successo nell'ultima tornata elettorale nel Comune di Sulmona è destinato a creare un precedente. La lista "Sulmona Unita" ( Udc-Psi e movimenti civici ) col candidato sindaco Fulvio Di Benedetto, scoparso a causa di un infarto lo scorso 15 maggio, ha ottenuto ben 3.835 ma non andrà ai ballottaggi. Sembra qualcosa di surreale ma è così che stabilisce la legge per casi del genere. A sfidare Giuseppe "Peppino" Ranalli (Lista Civica - Pronti per Cambiare Partito Democratico (Pd) Sinistra ecologia e libertà (Sel) Lista Civica - Noi Sulmona Lista Civica - Certo che Partecipo Lista Civica - Riformisti per Sulmona), che ha preso 4.890, Luigi La Civita (Il Popolo della libertà (Pdl) Lista Civica - Giovani Futuro) che ha ottenuto 2008 preferenze.
LA DOTE, L'ASTENSIONISMO E GLI APPARENTAMENTI. Quello che è accaduto nella città che diede i natali al poeta Ovidio è chiaro: i cittadini non sono andati a votare oppure hanno comunque spresso un voto di coscienza assegnando la preferenza allo sfortunato ingegnere scomparso durante un comizio. Entro le prossime 48 ore verrano comunicati gli apparentamenti che porebbero registrare la "riappacificazione" nel centrodestra tra Luigi La Civita ed Enea Di Ianni mentre non è chiaro che fine farà la "dote" di Sulmona Unita.
Marco Le Boeuf