A Roseto degli Abruzzi scoppia il ‘caso’ T-Red

Scontro tra l’opposizione e il sindaco Nunes sulle sanzioni agli automobilisti comminate da due apparecchi elettronici

A Roseto degli Abruzzi scoppia il ‘caso’ T-Red

 “Evidentemente per la Consigliera Teresa Ginoble e per il Gruppo “SiAmo Roseto” è lecito passare con il rosso al semaforo ed è cosa giusta non pagare le multe per infrazioni effettivamente compiute e certificate, avallando quindi la violazione del Codice della Strada”. Con queste parole il Sindaco di Roseto degli Abruzzi, Mario Nugnes , risponde alle dichiarazioni della Capogruppo di opposizione in merito alle sanzioni comminate dai due T-red presenti sul territorio comunale.

“Ginoble afferma che, secondo una sentenza della Cassazione, è necessaria una delibera di Giunta apposita che indichi gli incroci dove installare i cosiddetti T-Red e che, in assenza di essa, le multe comminate sarebbero nulle – aggiunge il Sindaco – Una lettura, la sua, tutta da verificare e che di fatto invita i cittadini a non pagare le sanzioni ricevute, pur coscienti di essere passati con il semaforo rosso. In realtà, a differenza di quanto riportato dalla Ginoble, con la delibera sul PEG (Piano Esecutivo di Gestione) abbiamo istituito i Capitoli di spesa per l’installazione degli strumenti e, in più, abbiamo fatto richiesta di nulla osta ad Anas sulla base dei dati riguardanti l’incidentalità nei due punti individuati: Santa Lucia sulla SS150 e Cologna Spiaggia sulla SS16. In sostanza, l'Amministrazione Comunale ha manifestato, con il Piano Esecutivo di Gestione, la volontà di attivare due T-red destinando fondi ben determinati e ha poi chiesto ad Anas il nulla osta su strade che sono di sua competenza sulla base dei dati sull’incidentalità raccolti negli ultimi 5 anni. Un percorso dove la politica ha dato l'indirizzo e i tecnici hanno fatto il resto. Un metodo corretto anche secondo il Comandante della Polizia Locale di Roseto Ernesto Grippo e secondo diversi esperti che ho interessato sulla vicenda”.