Oggi in Francia si è tenuta la prima udienza del processo per il furto e la ricettazione della porta con il murales "La ragazza triste" disegnato dallo street artist Bansky. Risulta indagato, oltre a sei magrebini, anche un imprenditore di Tortoreto accusato di ricettazione aggravata, mentre tutti gli altri imputati dovranno rispondere dei reati di furto, associazione per delinquere e ricettazione. L'imputato di Tortoreto si è difeso sostenendo di aver fatto solo un favore ad un conoscente magrebino e di non sapere che il pannello di ferro fosse la porta del Bataclan. A sua discolpa una perizia, disposta dalle autorità francesi, ha stabilito l'assenza di impronte digitali dell'imprenditore sulla porta rubata. I giudici d'oltralpe dovranno stabilire inoltre come il graffito dal Bataclan di Parigi sia finito nel casolare di Sant'Omero. Il murales, nel frattempo diventato famoso, è stato poi riconsegnato alle autorità francesi per essere ricollocato all'ingresso del teatro. Come riportano le cronache del tempo, il famoso street artist Bansky disegnò la "ragazza triste" proprio nel luogo dell'attentato terroristico del 13 novembre 2015 che causò la morte di 90 persone. Nel 2019, una volta divenuta famosa, la porta con il murales, sparì misteriosamente, per riapparire appunto nel giugno del 2020 nel casolare di Sant'Omero.