A Montesilvano la camera ardente domani a Pescara i funerali di Sofia

La tragedia della quindicenne investita davanti a scuola. Proclamato il lutto cittadino

A Montesilvano la camera ardente domani a Pescara i funerali di Sofia

Il sindaco di Pescara Carlo Masci ha proclamato il lutto cittadino per testimoniare il dolore e la vicinanza della cittadinanza pescarese ai familiari della piccola Sofia Di Dalmazi, la quindicenne investita in via Falcone e Borsellino una settimana fa all’uscita di scuola. Purtroppo dopo una settimana nel reparto di rianimazione i medici del nosocomio pescarese non ha potuto fare altro che decretare la morte celebrale della giovane studentessa di liceo. I genitori hanno acconsentito alla donazione degli organi perché, attraverso Sofia, altre vite possano continuare il loro cammino. Domani alle ore 11 presso la chiesa di Sant’Antonio sarà possibile dare l’ultimo saluto a Sofia mentre a Montesilvano da oggi preso la ‘Dimora del silenzio’ è stata allestita la camera ardente

Quella che pubblichiamo di seguito, invece, è la lettera scritta da una compagna di classe di Sofia.

 

A #SOFIA
 
Oggi è un giorno di silenzio, molti di noi non parlano, alcuni perché non hanno nulla da dire, altri perché vorrebbero dire troppo. A me questo silenzio serve a compensare il caos, il rumore e frastuono che abbiamo dentro. Oggi è un giorno in cui il tempo si è fermato, dopo aver agito spietatamente ha deciso di aspettarci, di concederci il tempo per sfogarci e per riflettere. Oggi più di molti altri sento di doverlo fare. Lo ammetto, non riesco a stare in silenzio… a dir la verità vorrei tanto urlare, poi però mi rendo conto di quanto le parole siano importanti non solo per me ma anche per chi ho di fronte. Quando parlo o scrivo mi pongo sempre il problema di far capire agli altri le mie argomentazioni il modo meno indolore possibile. Oggi ho deciso di non farlo, voglio concedermi anche io la libertà di non limitarmi. Sappiamo tutti cos'è accaduto, sappiamo tutti che Sofia non è più qui, eppure abbiamo così tante domande, dubbi e perché no, anche rimorsi. Mi permetto di parlare anche per altri oggi; noi ragazzi ci interfacciamo con un lutto sia affettivo che morale un lutto che genera troppe emozioni contrastanti ed incontrollabili, credo sia il momento di tirarle fuori. Conosciamo tutti la frase “voi ragazzi siete il futuro” vero? Sono l'unica che ha dubbi su questo? Mi viene da pensare che in realtà il futuro dobbiamo costruirlo e la maggior parte delle volte siamo da soli a farlo… riceviamo molte critiche, spesso però poco supporto. Dicono a noi giovani che siamo irresponsabili, che non accettiamo le conseguenze delle nostre azioni, ma è difficile essere consapevoli in ambienti in cui la risposta è sempre “è così e basta!” … si arrabbiano perché ci comportiamo male, siamo menefreghisti e crediamo di essere invincibili ma non si sono mai chiesti se questa sia solo una corazza che copre qualche mancanza importante. Gli adulti rimproverano noi ragazzi di non avere sogni ma se sudiamo e fatichiamo per raggiungere un obiettivo e falliamo ci dicono di lasciar perdere perché non riusciremo, perché non è cosa per noi. Non c'è concesso però nemmeno piangere, siamo troppo fragili e le nostre lacrime non risolvono nulla; piangendo vogliamo solo buttare fuori quello che siamo costretti a tenere dentro quello che abbiamo paura di mostrare ad un mondo che è pronto a neutralizzarlo. Sofia è anche questo ma non solo, lei è tanto altro e ci ha lasciato questi doni per custodirli per coltivarli e trasformarli in qualcosa di grande e potente come una fiamma che arde, come il bisogno di conquistare una piccola parte di mondo che spetta ad ognuno di noi. Prendiamo Sofia e portiamola sempre con noi come fortezza, come esempio, come sprono per realizzare i nostri sogni… facciamolo per noi e per lei! Siamo tutti atterriti e distrutti ma prendiamoci un momento per ringraziare Sofia. Grazie Sofia perché anche se in un momento di dolore straziante ci dai la possibilità di riflettere su aspetti importanti di ciò che è quotidiano. Grazie Sofia perché nella tristezza abbiamo ricevuto il supporto dei nostri compagni, della nostra comunità, rimanendo uniti e coesi. Grazie Sofia, grazie di averci fatto aprire gli occhi. Grazie di essere un esempio per non mollare mai, per fare della nostra vita un libro pieno di emozioni, un quadro ricco di colori, un capolavoro.
 
 
CAMILLA AGATI
IV LICEO SCIENZE UMANE