A Manoppello la protesta continua

I cittadini sono scesi in piazza col comitato Comferr per chiedere lo spostamento del prof

A Manoppello la protesta continua

Mercoledi si é svolta a Manoppello una manifestazione pacifica, democratica, partecipata, preventivamente comunicata alla Questura e supportata da numerosi agenti delle forze dell'ordine che hanno potuto constatarne la correttezza per tutta la durata, cui hanno partecipato oltre 1000 persone interessate direttamente o indirettamente dal progetto del raddoppio ferroviario per la sola tratta di Brecciarola - Manoppello Alanno-Scafa.

Un fiume di persone, segno di una partecipazione popolare che, a detta di alcuni, non si é mai vista prima a Manoppello.

Grandi assenti, il primo cittadino e relativa maggioranza, anche se qualcuno ha constatato con apposito screenshot una "partecipazione curiosa" del primo cittadino in visione a distanza della diretta facebook della manifestazione…forse questa volta si renderà conto che non siamo “4 gatti ma oltre 1000 nei fatti.

Cittadini che chiedono chiarimenti in merito alle due delibere regionali n. 312 del 22/06/2022 e n. 246 del 27/04/2023, con le quali la Giunta Marsilio” chiedeva rispettivamente di approfondire la variante plus e poi, dopo un anno, senza alcunapprofondimento e/o ingegnerizzazione, esprimevainspiegabilmente l'assenso al progetto iniziale che porta alla distruzione dei territori.

Una cosa é certa: non ci stiamo a questo gioco di vederci etichettare come contrari al raddoppio, vogliamo solo che venga presa seriamente ed effettivamente in considerazione la variante che sposti il tracciato ferroviario dai centri urbani, come inizialmente richiesto dalla stessa Regione, quale alternativa possibile per la realizzazione del progetto cosi da conciliare le esigenze di tutti i cittadini regionali compresi i cittadini delle comunità locali che ieri, numerosi, hanno manifestato per le vie di Manoppello e che di certo non possono da soli farsi carico dell'utilità dell'intero progetto quando esiste un'alternativa possibile.

É solo una questione di volontà politica e di ascolto dei territori.

Nei giorni scorsi e ieri in particolare i cittadini di Manoppello, Brecciarola, Scafa ed Alanno sono stati uniti nell'intento di urlare "FERMATEVI" come ribadito nello striscione conclusivo a Piazza Zambra, come invito a valutare tecnicamente e realmente le alternative possibili alla realizzazione del progetto.

Una grande manifestazione di volontà e di malcontento che i nostri rappresentati non sembra riescano a comprendere o addirittura a vedere.

"Partecipazione e Comunità" sono i termini che meglio rappresentano la giornata di mercoledì 23 ottobre.

Non si tratta di opposizione ad una grande opera come asserito dal nostro Governatore ma di una ragionevole, democratica e sentita richiesta di valutazione effettiva di un'alternativa possibile che non può restare inascoltata.

Non vogliamo restare a guardare treni serpeggiare nella nostra città, ascoltare il ronzio martellante delle motrici, non vogliamo un paese diviso in due da un progetto che non tiene conto dell'antropizzazione del territorio, delle relazioni umane e sociali, checché ne dica il nostro Sindaco

Si sta chiedendo troppo alla nostra comunità in termini di rinunce che nessun indennizzo potrà mai risarcire mentre basterebbe solo un po di buona volontà politica nel valutare alternative possibili che il nostro territorio tra l'altro ha la fortuna di poter offrire con la sua vallata non antropizzata poco fuori dal comune.

Rivendichiamo anche noi una via verde, una strada parco al posto dell'attuale tracciato ferroviario con relativo spostamento in variante.

“FERMATEVI” dice l’ultimo striscione di 15 X 2 metri fatto scendere ieri da un balcone del palazzo più altro di Manoppello. Un’implorazione verso chi può e sa di poterlo fare.

Chissà, forse domani ci comunicheranno che hanno finalmente compreso le nostre ragioni e che valuteranno finalmente la variante plus oppure semplicemente che avranno identificato il proprietario del materasso abbandonato alla stazione. Chissà, vedremo, domani é un'altro giorno.

Comitato Comferr