“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
A Chieti è tempo di resa dei conti, Di Primio scatenato con gli avversari
Il sindaco di Chieti promette di ricordare ai suoi avversari politici le promesse fatte in campagna elettorale. Nel mirino D'Alfonso e il Ministro Franceschini
A CHIETI E' TEMPO DI RESA DEI CONTI, DI PRIMIO "ADESSO DOVETE MANTENERE LA PAROLA". Il sindaco di Chieti Umberto Di Primio è scatenato: "Sono al secondo mandato. Non ho paura di nulla". La vittoria elettorale lo ha talmente gasato che adesso si preannunciano guai per gli avversari politici e per coloro che, durante l'estenuante campagna elettorale, avevano promesse per la Città di Chieti meraviglie allo scopo di spostare il voto in favore dell'avversario Luigi Febo. Nel mirino del legale teantino, manco a dirlo, il governatore della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso il quale aveva parlato, poco prima del voto del 31 maggio, di un mega ospedale da costruire in un'area neutra, a Sambuceto, salvo poi fare dietrofront sostenendo di avere trovato risorse (105 milioni!) per l'ampliamento del Santissima Annunziata. "Lo chiamerò - spiega il 47enne politico teatino - a brevissimo. Voglio avere contezza di quanto affermato e lo inviterò a Chieti perchè rispetti quanto promesso". Nel mirino del sindaco però c'è anche il Ministro della Cultura Dario Franceschini, in visita la scorsa settimana per vedere le meraviglie dell'Antica Teate ma anche per dare una spintarella al centrosinistra. "Ha detto che manderà soldi per il Teatro Marrucino - conclude Di Primio - chissà cosa mi dirà adesso". Insomma, a Chieti è tempo di resa dei conti o, come direbbero i latini, Vae victis.
Redazione Independent