Raddoppio ferrovia Roma-Pescara. Criticato il meloniano Testa

Il Comferr si oppone duramente al tratto ”Interporto d'Abruzzo-Manoppello-Scafa". A rischio posti di lavoro, famiglie sfrattate e persino il danno ambientale

Raddoppio ferrovia Roma-Pescara. Criticato il meloniano Testa

Il COMFERR critica aspramente le dichiarazioni trionfalistiche del Deputato di Fratelli d’Italia Guerino Testa sul raddoppio della ferrovia Pescara Roma. Per il Comitato di cittadini che si oppongono al progetto nel tratto ”Interporto d'Abruzzo-Manoppello-Scafa", i 720 milioni stanziati dal Cipess, serviranno a finanziare, solo una piccolissima parte della Pescara-Roma, cioè i 12 chilometri che vanno dal bivio Brecciarola di Chieti a Scafa passando per Manoppello, quando per finanziare l’intera opera ci vorranno 10 miliardi di Euro. Il meloniano Guerino Testa, secondo cui l’opera è  strategica per il territorio, non considera però il danno che la realizzazione della tratta, così come concepita da RFI, arrecherà al territorio. Il Comitato valuta che se non sarà presa in considerazione lavariante proposta dal COMFERR stesso lo sventramento dell’area conseguente ai lavori del raddoppio della linea comporterà lo sfratto di 100 famiglie, la perdita 100 posti di lavoro ed il danno ambientale derivante dall’innalzamento ai lati della ferrovia di due paratie antirumore alte fino a sei metri,” a mò di doppio muro di Berlino”