“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Architettura Sociale nel carcere di Lanciano con Pep Marchegiani
Presso la casa circondariale di Villa Stanazzo sono stati presentati i risultati di un importante progetto. C'era anche il noto artista esplicitista
ARCHITETTURA SOCIALE. Quando la "ri-socialità" entra nella Casa Circondariale di Villa Stanazzo, e lo fa passando attraverso la porta principale. Sono stati presentati venerdì a Lanciano i risultati del progetto 'Architettura Sociale'. L’idea progettuale, fortemente voluta dall’Amministrazione Penitenziaria con il supporto del Consorzio Sociale Ideabile, nasce dalla volontà di migliorare le condizioni di vita dei detenuti presso l’istituto frentano e favorire le relazioni che gli stessi hanno con le proprie famiglie.
INSERIMENTO LAVORATIVO. Ulteriore obiettivo del progetto è quello di creare la possibilità di un inserimento socio-lavorativo, insegnando ai carcerati un lavoro. Le opere previste da 'Architettura sociale' sono la realizzazione ex-novo di un campo sportivo polivalente, la sistemazione del campo di calcio e la realizzazione della sala colloquio.
UN MIRACOLO A LANCIANO. I reclusi hanno anche realizzato lavori edili di ristrutturazione e creazione di ambienti e strutture destinate alla loro vita all'aria aperta, alle attività sportive e ai rapporti con i famigliari e, in particolare, con i figli minori. Per il taglio del nastro erano presenti la Direttrice della Casa Circondariale di Lanciano, Maria Lucia Avvantaggiato, l’assessore Regionale Silvio Paolucci, l’Arcivescovo della Diocesi di Lanciano-Ortona Emidio Cipollone, nonché l’artista esplicitista Pep Marchegiani, che ha donato l’opera “The Toy”, esposta in modo permanente presso la sala colloqui dell’istituto.
Giuseppe Marfisi