Altre polemiche sulla “Notte dei Serpenti”. Nel mirino i costi dell’evento

Secondo il candidato presidente Luciano D’Amico il programma é incompleto e il conto economico inesistente

Altre polemiche sulla “Notte dei Serpenti”. Nel mirino i costi dell’evento

“Un programma incompleto, un conto economico inesistente e, di fatto, la richiesta di avere carta bianca per aumentare il budget a 1 milione di euro, oltre i 250mila già stanziati. È questo il contenuto della delibera, arrivata sul tavolo dell’Ufficio di Presidenza di Regione Abruzzo in merito alla “Notte dei serpenti”, l’evento, alla sua seconda edizione, che dovrebbe svolgersi a Pescara il prossimo 20 luglio. Troppe nebulosità che ci hanno portato a esprimere voto contrario a tutela delle risorse pubbliche di tutti gli abruzzesi. L'unica certezza è che, se non si aumenta il budget già stanziato, tutto quello che è stato promesso negli scorsi mesi, compresa la prima serata Rai, sembra proprio che non ci sarà. Eppure il centrodestra per mesi e mesi ha propagandato su quanto la scorsa estate  l’evento sia stato ‘epocale’, mentre oggi, a solo un anno di distanza,  con gli stessi 250.000 euro pare che si possa realizzare solo un evento ‘ridotto’, come definito dagli stessi organizzatori ”, a svelare la questione sono stati i componenti di opposizione dell’ufficio di Presidenza Antonio Blasioli ed Erika Alessandrini che, con Luciano D'Amico e i colleghi del Patto per l’Abruzzo, chiedono più chiarezza. “Non possiamo investire le risorse della Regione al buio – affermano i consiglieri di opposizione – è passato oltre un  anno dall’approvazione del Testo Unico sulla cultura, che dovrebbe aiutare la Regione a programmare su un Piano triennale, anche in materia di attività culturali e dello spettacolo, ma lo strumento di programmazione non è mai stato messo in atto efficacemente. Il Piano dovrebbe stabilire gli indirizzi strategici dell’attività culturale regionale, individuando le linee guida d'intervento per l'organizzazione delle attività e la realizzazione delle iniziative attraverso una distribuzione efficace delle risorse. Viene da chiedersi se ancora una volta la Regione Abruzzo stia cadendo nelle maglie di eventi spot, senza  linee guida di intervento e carenti di una giusta programmazione. Fino al mese scorso abbiamo ascoltato il centrodestra parlare di un evento straordinario, ospiti  internazionali e prime serate Rai già in calendario, e addirittura un’appendice dell’evento nelle aree interne, per poi apprendere che la “grandezza” promessa è ancora tutta da definire, e soprattutto da finanziare. Serve sicuramente un lavoro più attento e ci auguriamo che nelle prossime settimane arrivino i chiarimenti dovuti. Lo dobbiamo ai cittadini, agli artisti e agli operatori dello spettacolo di tutto l’Abruzzo, poiché è una facile soluzione quella di spendere tutto in pochi eventi, ma la programmazione degli appuntamenti culturali dovrebbe essere attenta e con una visione di valorizzazione dei territori a lungo termine. Soprattutto in questo periodo, in cui il disavanzo della sanità sta già costringendo la Regione a tagli dolorosi, non possiamo permetterci di spendere male neanche un euro”, concludono.